Il mercato degli animali domestici
Il mercato degli animali domestici riguarda la compravendita di cani, gatti, uccelli, pesci e piccoli mammiferi, raggiungendo un valore globale di 304,4 miliardi di USD nel 2023 e con un CAGR del 6,8% fino al 2032. In Europa, il mercato valeva 74,9 miliardi di USD nel 2023 e crescerà del 4,59% annuo fino al 2029.
In Italia, la domanda è in costante crescita con circa 65 milioni di animali da compagnia, supportata dall'aumento delle adozioni e degli acquisti nei canali specializzati. Dopo il boom del 2021, il mercato si è stabilizzato su livelli superiori a quelli pre-pandemia.
Le preferenze dei consumatori favoriscono razze specifiche e allevamenti certificati. Oltre la metà dei proprietari considera l'animale un membro della famiglia, influenzando le scelte d'acquisto. La spesa media per il mantenimento degli animali domestici in Italia è significativa, con un fatturato complessivo del settore che si aggira attorno ai 3,5 miliardi di euro annuali.
Il mercato è caratterizzato da una varietà di prodotti e servizi dedicati agli animali domestici, con una crescente attenzione verso il benessere animale e l'adozione di pratiche più etiche. Questi fattori contribuiscono a delineare un mercato dinamico e in espansione.
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Conclusione
Il mercato degli animali domestici continua a dimostrarsi un settore dinamico e in espansione, sostenuto da un cambiamento culturale che vede gli animali sempre più integrati nella vita familiare. Questo fenomeno porta a una crescente domanda di prodotti e servizi di qualità, con un’attenzione particolare alla salute, al benessere e alla personalizzazione dell’esperienza d’acquisto. Tuttavia, la stabilizzazione del mercato italiano dopo il boom post-pandemia indica che la crescita non è più guidata solo dall’aumento del numero di animali nelle case, ma dalla capacità delle aziende di intercettare nuove esigenze e tendenze. Se da un lato il segmento premium e i servizi avanzati stanno conquistando fasce di consumatori sempre più ampie, dall’altro la frammentazione del settore rischia di lasciare indietro le realtà più piccole, incapaci di competere con le grandi catene e con il consolidamento dell’e-commerce. La digitalizzazione del settore sta trasformando il modo in cui i consumatori acquistano, ma l’elevata concorrenza online impone strategie di differenziazione sempre più raffinate, dove il valore aggiunto non si limita più al prezzo, ma include assistenza personalizzata, logistica efficiente e capacità di fidelizzazione. Sul fronte normativo, mentre si registrano progressi nelle regolamentazioni per il benessere animale, permangono criticità legate alla trasparenza del mercato e alla tracciabilità degli allevamenti.