Il mercato del cemento è un settore strategico per l'industria delle costruzioni e delle infrastrutture, con un ruolo chiave nello sviluppo economico e urbanistico. A livello globale, il settore continua a crescere, con un valore di mercato stimato a 428,45 miliardi di dollari nel 2025 e una previsione di crescita annua del 5,16% fino al 2032. Questo sviluppo è sostenuto dall’aumento della domanda di materiali edilizi e dalle politiche ecologiche.
In Italia, il settore ha registrato un'evoluzione significativa. Il fatturato delle aziende produttrici è passato da 2,08 miliardi di euro nel 2018 a 2,51 miliardi nel 2023, con una stima di ulteriore crescita per il 2024. La bilancia commerciale ha subito un cambiamento rilevante trasformando l'Italia in importatore netto; la Francia resta il principale mercato d'esportazione mentre la Turchia è il principale fornitore.
La domanda italiana è strettamente legata all’andamento del settore delle costruzioni che ha visto una crescita degli investimenti in edilizia residenziale e infrastrutturale. Nel 2023 quasi la metà del calcestruzzo prodotto è stato destinato a opere pubbliche mentre il restante all’edilizia residenziale e non residenziale. Il mercato italiano si caratterizza per la presenza di grandi gruppi come Buzzi Unicem che operano su scala internazionale puntando sulla sostenibilità attraverso investimenti nella decarbonizzazione.
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La progressiva concentrazione del mercato evidenzia una selezione naturale del settore. Se da un lato questo fenomeno può penalizzare la concorrenza e l’innovazione delle piccole realtà, dall’altro rafforza la posizione dei grandi gruppi, come Buzzi Unicem, Colacem e HM Italia Cementi, che grazie a economie di scala e investimenti mirati possono competere più efficacemente a livello internazionale. La solidità di queste aziende consente di mantenere una produzione stabile nonostante le pressioni sui costi e l’alta volatilità del mercato delle materie prime. La capacità del settore di adattarsi alle nuove sfide ambientali è un fattore chiave per la sua competitività futura. L'adozione di tecnologie di cattura della CO₂, l’integrazione di combustibili alternativi e lo sviluppo di cementi a minore impatto ambientale sono passi fondamentali per allinearsi agli obiettivi del Green Deal europeo. Tuttavia, la velocità con cui queste innovazioni vengono implementate è ancora insufficiente rispetto alle richieste normative e alle aspettative del mercato. In questo contesto, l’accesso agli incentivi per la transizione ecologica e la collaborazione con istituzioni europee potrebbe accelerare il processo, riducendo i costi di adeguamento per le imprese. Nonostante la crescita del fatturato della filiera, il settore affronta criticità strutturali che potrebbero limitarne lo sviluppo. La dipendenza dalle importazioni di cemento rende l’Italia vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi globali e alle strategie commerciali dei principali fornitori esteri, come la Turchia e la Francia. Inoltre, il calo della produzione venduta e il rallentamento del settore non residenziale pongono interrogativi sulla tenuta della domanda interna nel medio termine. Le oscillazioni dei prezzi rappresentano un'altra sfida: mentre il calcestruzzo ha mostrato una crescita più graduale, il cemento ha registrato una volatilità più marcata tra il 2023 e il 2024. La capacità delle imprese di assorbire questi aumenti sarà determinante per la sostenibilità economica del settore, soprattutto per i produttori più piccoli, che hanno minori margini di manovra rispetto ai grandi gruppi. Le opportunità per il settore sono concrete, ma richiedono una strategia più mirata. L’internazionalizzazione rappresenta un asse di sviluppo fondamentale: sebbene l’export sia in crescita, la penetrazione nei mercati emergenti potrebbe essere rafforzata da accordi commerciali più strutturati e investimenti in logistica e distribuzione. Inoltre, i progetti infrastrutturali finanziati dal PNRR offrono un’occasione unica per rilanciare il settore, ma le aziende dovranno essere in grado di rispettare i nuovi standard ambientali e garantire una produzione efficiente per massimizzare le opportunità di crescita. Un altro elemento da non sottovalutare è l’evoluzione della domanda. La crescente attenzione alla sostenibilità e ai materiali innovativi, come il fibrocemento, dimostra che il mercato sta cambiando. Le aziende che sapranno diversificare la propria offerta e investire in prodotti ad alto valore aggiunto potranno ottenere un vantaggio competitivo, soprattutto nei settori dell’edilizia sostenibile e delle costruzioni di lusso.
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