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Analisi di mercato - Il mercato del tè

Un’analisi di mercato approfondita, relativa al settore del tè in Italia. Informazioni chiave sulla struttura del mercato, analisi della domanda e dell’offerta, norme e regolamenti vigenti e posizionamento degli attori. L’indagine di mercato offre insight fondamentali per cogliere le opportunità di crescita nel settore del mobile italiano. Una risorsa così, unita ai dati aggiornati di REGISTROAZIENDE.it, fornisce tutti gli elementi per avere un vantaggio sui competitor.
Il mercato del tè

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Specifiche dell’analisi di mercato:

  • 49 pagine
  • Aggiornato il: 13 Gennaio 2025
  • Formato PDF scaricabile

Il mercato del tè

Il mercato globale del tè è in crescita, con un valore previsto che passerà da 55,67 miliardi di dollari nel 2024 a 59,23 miliardi nel 2025 (+6,4%) e raggiungerà 75,5 miliardi entro il 2029, con un CAGR del 6,3%. Questa espansione è guidata da fattori culturali, tendenze di salute, globalizzazione e innovazione nei prodotti. I trend futuri includono tè premium e speciali, packaging migliorato e servizi di abbonamento.

In Italia, si osserva una riduzione delle quantità vendute, accompagnata da un aumento del valore unitario dei prodotti. Le aziende stanno cercando di compensare la diminuzione delle vendite spostandosi verso un mercato più premium. Il 60% del mercato è dominato da grandi attori focalizzati sulla vendita di tè freddo. Tuttavia, cresce l'interesse per tè di alta qualità come il tè verde e il tè oolong, alimentato dalla consapevolezza dei benefici per la salute.

Le aziende italiane come Lavazza e Illy si affermano nel mercato grazie a strategie orientate alla qualità e all'innovazione. La digitalizzazione sta anche giocando un ruolo chiave nella crescita del settore.

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Il mercato del tè registra una crescita nella media a livello globale, con una forte dipendenza da Cina e India, che rimangono i principali produttori mondiali. In Italia, il drastico calo delle quantità vendute, accompagnato da una stabilità del valore del venduto, indica una crescente focalizzazione delle aziende locali sul segmento premium, mentre i prodotti delle fasce economiche sono prevalentemente coperti dalle importazioni. Nel segmento dei tè freddi, Coca-Cola e Nestlé si distinguono come leader, con un’accelerazione dell’espansione di Fuze Tea, che ha rafforzato la sua presenza dopo la fine della loro partnership. Per i tè caldi e gli infusi, invece, dominano marchi come Lipton e Twinings, affiancati da Bonomelli, il cui fatturato è in leggera flessione negli ultimi tre anni. I prezzi hanno subito l'influenza delle dinamiche inflazionistiche degli ultimi anni, sebbene in misura più contenuta rispetto alla media generale. L'indice dei prezzi del tè si attesta infatti intorno a 109 rispetto alla base del 2015, a fronte di un indice generale che raggiunge 121 e di quello relativo ai prodotti alimentari e alle bevande analcoliche che si posiziona a 132,3 a Dicembre 2024. Le aziende del settore devono affrontare la forte concorrenza di questi grandi player, concentrandosi magari su opportunità nei segmenti di nicchia, come il premium e i tè con specifiche proprietà salutari, dove sembra esserci maggiore spazio per differenziarsi e rispondere alle richieste di una clientela sempre più esigente e orientata alla qualità.

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