Il mercato della gestione patrimoniale
La gestione patrimoniale è un servizio finanziario professionale che consiste nell’amministrare e ottimizzare il patrimonio di un cliente attraverso strategie personalizzate. Il mercato globale della gestione degli asset è stato stimato a 458,02 miliardi di dollari nel 2023, con una crescita prevista a un tasso composto annuo (CAGR) del 36,4% nel periodo 2024-2030. Questa espansione è alimentata dal rapido progresso digitale e dagli sviluppi tecnologici nel settore.
A livello globale, il valore degli asset in gestione mostra una crescita costante, passando da 120,92 trilioni di dollari nel 2023 a 147,32 trilioni nel 2027, con un aumento del 21,8%. In Europa, il mercato degli asset in gestione crescerà da 33,89 trilioni di dollari nel 2024 a 43,79 trilioni nel 2029, rappresentando una crescita del 29,2%.
In Italia, il patrimonio gestito ha mostrato un incremento complessivo dello 0,8%. Il mercato si articola principalmente in fondi aperti, che rappresentano il 51% del totale per la loro flessibilità, e gestioni patrimoniali istituzionali e retail che coprono insieme il 46%. Negli ultimi anni, il numero di imprese nel settore ha visto una contrazione del 16%, mentre il numero di addetti è aumentato del 19,8%, indicando un consolidamento del settore.
Le aziende leader stanno adottando strategie innovative per affrontare le sfide del mercato, puntando su acquisizioni strategiche e sulla digitalizzazione. Questo approccio non solo migliora l'efficienza operativa ma offre anche ai clienti soluzioni più personalizzate e adattabili alle loro esigenze finanziarie.
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Conclusione
Il mercato della gestione patrimoniale sta attraversando una fase di trasformazione profonda, guidata dall’innovazione tecnologica e dai cambiamenti nelle preferenze degli investitori. A livello globale, la crescita è sostenuta dall’integrazione dell’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione, che consentono una personalizzazione più sofisticata delle strategie di investimento. L’Europa segue questo trend, con un aumento costante degli asset gestiti e un’attenzione crescente agli investimenti sostenibili (ESG). In Italia, il settore ha mostrato un andamento altalenante negli ultimi anni, con una ripresa recente dopo il calo del 2022. Il settore sta vivendo un progressivo consolidamento, con una riduzione del numero di imprese attive ma un aumento degli addetti, a indicare una maggiore concentrazione e professionalizzazione. Le banche mantengono una posizione dominante, ma emergono nuove realtà che offrono soluzioni innovative, spesso legate alla tecnologia e alla gestione digitale del patrimonio. La domanda è ancora trainata principalmente dalle generazioni più anziane, mentre i Millennials e la Generazione Z faticano a entrare nel mercato con investimenti significativi. Sul fronte dell’offerta, cresce l’attenzione per asset alternativi, private equity e strumenti tematici, mentre l’adozione di modelli di pricing più trasparenti e basati sulle performance sta diventando una necessità per rispondere alle richieste di maggiore chiarezza da parte dei clienti. L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno inciso sulle strategie di investimento, spingendo verso asset più liquidi e diversificati per mitigare i rischi. Infine, il quadro normativo è in continua evoluzione, con regolamenti sempre più stringenti su trasparenza e sostenibilità che obbligano gli operatori a un continuo adeguamento. Per rimanere competitivi, gli attori del settore dovranno coniugare innovazione, digitalizzazione e capacità di risposta alle nuove esigenze di un mercato in rapido cambiamento.