Il mercato della pasta
Il mercato globale della pasta crescerà da 71,42 miliardi di USD nel 2024 a 100,24 miliardi di USD entro il 2032, con un CAGR del 5,47% durante il periodo di previsione. Nel 2023, l'Italia si distingue per il consumo pro capite di pasta con 23 kg, quasi il doppio rispetto alla Tunisia, che segue con 17 kg. L'Italia è il maggior produttore mondiale di pasta, con 3.670 mila tonnellate, seguita da Stati Uniti e Turchia.
Dal 2023 al 2029, il valore del mercato europeo della pasta è previsto in crescita, passando da 20,19 miliardi di USD a 31,25 miliardi di USD, con un incremento del 54,8% e un CAGR del 7,55%. Negli ultimi anni, il fatturato delle aziende italiane di produzione di paste alimentari ha registrato una crescita del 32,5%, mentre il valore della produzione venduta è aumentato del 56,5%.
Le aziende italiane sono chiamate a mantenere l’approccio artigianale pur affrontando una concorrenza crescente. Le opportunità nel mercato non mancano, grazie a una forte domanda di pasta e a una crescita robusta in termini di valore.
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Conclusione
Il mercato della pasta in Italia continua a rappresentare un settore chiave dell’industria alimentare, sostenuto dalla forte domanda interna e da una consolidata leadership nelle esportazioni. La pasta rimane un simbolo della tradizione culinaria italiana, con un’ampia varietà di prodotti che spaziano dalla produzione artigianale a quella industriale. La domanda è influenzata dall’evoluzione delle abitudini di consumo, con un crescente interesse per formati integrali, biologici e senza glutine, nonché per prodotti premium che enfatizzano la qualità degli ingredienti e i metodi di produzione tradizionali.
La struttura del mercato italiano è caratterizzata da un’elevata frammentazione, con la presenza di aziende storiche e marchi consolidati che competono con produttori più piccoli e artigianali. Nonostante la forte identità del settore, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia ha imposto una ridefinizione delle strategie aziendali, con investimenti mirati all’ottimizzazione della produzione e all’adozione di pratiche più sostenibili. L’export continua a essere un motore di crescita, con i principali mercati di destinazione rappresentati da paesi europei e nordamericani, attratti dalla qualità e dall’autenticità del prodotto italiano.
Le nuove tendenze nel settore evidenziano una maggiore attenzione alla sostenibilità, con l’adozione di filiere corte, packaging eco-compatibili e l’utilizzo di grani certificati. L’e-commerce sta inoltre rivoluzionando le modalità di acquisto, con un aumento della vendita diretta ai consumatori e una maggiore diversificazione dell’offerta. Le aziende dovranno continuare a innovare, bilanciando tradizione e tecnologia per rimanere competitive in un mercato sempre più selettivo e globalizzato. La capacità di adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori e ai cambiamenti normativi sarà determinante per garantire una crescita sostenibile nel lungo termine.