Il mercato delle terme
Le terme sono strutture che sfruttano acque ricche di minerali come zolfo, calcio e magnesio, offrendo trattamenti terapeutici e rilassanti. Questi includono bagni termali, fangoterapia, inalazioni e massaggi, utili per il benessere fisico, la cura della pelle, i dolori articolari e le problematiche respiratorie.
Il mercato globale delle terme crescerà da 182,90 miliardi di dollari nel 2024 a 384,84 miliardi nel 2030, con un CAGR del 13,2%. La crescente consapevolezza dei benefici per il benessere spinge la domanda, come dimostrato dal fatto che il 95% delle persone considera i massaggi utili per la salute.
Nel 2023, l'Europa rappresentava il 25,3% del mercato termale globale, superando gli Stati Uniti (19,4%). Il mercato europeo è previsto in crescita, passando da 42,62 miliardi di dollari nel 2024 a 54,55 miliardi nel 2030, con un CAGR del 4,2%.
In Italia, il settore termale ha visto un aumento degli stabilimenti dell'84,3% tra il 2018 e il 2023, nonostante un calo degli addetti del 27,1%. La ripresa post-pandemia evidenzia un rinnovato interesse per il benessere, ma servono interventi per sostenere l'occupazione e garantire una crescita sostenibile.
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Conclusione
Il mercato termale italiano si trova in una fase di transizione tra una ripresa post-pandemia e nuove sfide legate alla competitività e all’innovazione. A livello globale, il settore mostra una crescita sostenuta, spinta dall’interesse per il benessere olistico e dall’integrazione con il turismo esperienziale. In Europa, la domanda di servizi termali è in aumento, con un mercato che si evolve verso un’offerta più personalizzata e sostenibile. L’Italia mantiene una posizione rilevante nel settore, ma con un ritmo di crescita più moderato rispetto ad altri Paesi. Il mercato italiano è caratterizzato da una frammentazione significativa, con un mix di stabilimenti storici e nuove strutture che cercano di intercettare le tendenze emergenti. Il settore sta vivendo un fenomeno di concentrazione, con alcune realtà che rafforzano il proprio posizionamento attraverso strategie di diversificazione e investimenti nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità. La domanda è trainata dall’invecchiamento della popolazione, dall’interesse crescente per il benessere psicofisico e dal turismo medicale, mentre tra le nuove tendenze si registra una maggiore attenzione alla personalizzazione dei servizi, all’integrazione con esperienze culturali e alla sostenibilità ambientale. Il mercato risente dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime, che ha portato a un incremento dei prezzi, rendendo alcuni servizi meno accessibili e limitando la capacità di attrarre una clientela più giovane. Le aziende più rilevanti, come QC Terme, Terme di Sirmione e Terme di Saturnia, puntano su strategie di lusso ed esclusività, mentre altre realtà cercano di ampliare il proprio pubblico con offerte più flessibili e democratizzate. Sul fronte normativo, il settore beneficia di incentivi alla riqualificazione e di misure per la promozione del turismo termale, ma resta da valutare l’efficacia di queste iniziative nel garantire una crescita sostenibile e inclusiva. Per il futuro, la competitività del mercato italiano dipenderà dalla capacità di innovare e di adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori senza perdere l’identità storica e culturale delle terme.